Il colore nel cinema Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si deline Delitto di via Carlo Poma. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Si sarebbero dovuti approfondire alcuni immediati elementi oggettivi, non era chiaro infatti se si trattasse di un delitto passionale, attuato da qualcuno che Simonetta conosceva bene, oppure di un delitto casuale, attuato per ragioni istintive da qualcuno che la vittima non conosceva. Era fidanzata dall'estate del 1. Raniero Busco, un ragazzo di quattro anni pi. Nel gennaio del 1. Simonetta aveva trovato lavoro come segretaria contabile presso la Reli Sas, studio commerciale sito in zona Casilina a Roma. Kolossal a confronto i kolossal piLa Reli Sas, che era gestita da Ermanno Bizzocchi e Salvatore Volponi, annoverava tra i suoi clienti la A. I. A. G. Associazione Italiana Alberghi della Giovent. La settimana lavorativa di Simonetta si svolgeva quindi il luned. Nei pomeriggi di marted. La madre di Simonetta, Anna Di Giambattista (Roma, 1. L'unica sorella di Simonetta . Nel 1. 99. 0 il portiere dello stabile era da quattro anni Pietro Vanacore, detto Pietrino, e abitava l. Gli uffici dell'A. I. A. G. Nel 1. 98. Resta come ultimo impegno il pomeriggio da passare all'A. I. A. G. All'incirca alle ore 1. Simonetta esce dalla sua abitazione in via Filippo Serafini numero 6, insieme a sua sorella Paola a bordo di una Fiat 1.
C per recarsi alla fermata metropolitana. Subaugusta, distante poco pi. La metropolitana di Roma impiega circa quaranta minuti nel tragitto che compie Simonetta, ovvero tra la fermata Subaugusta e Lepanto. L'ufficio quel giorno . Lei usa un mazzo di chiavi che le . Alle 1. 7. 3. 5 risale l'ultimo indizio che Simonetta Cesaroni sia ancora viva. Le viene fatta una telefonata da Luigia Berrettini riguardo informazioni sul lavoro. Alle 1. 8. 2. 0 ci dovrebbe essere la telefonata a Volponi per aggiornarlo sullo stato dei lavori, ma Simonetta non lo chiamer. I familiari l'attendono a casa per le 2. Alle 2. 0: 3. 0 la sorella Paola si preoccupa e cominciano le ricerche. Volponi non conosce tale numero e a questo punto Paola Cesaroni, accompagnata dal fidanzato Antonello Barone, preleva Volponi e suo figlio dalla loro abitazione e i quattro si dirigono insieme nello stabile di via Poma numero 2. Qui, alle 2. 3. 3. A. I. A. G. Saranno tutti concordi nel riferire che non hanno visto entrare nessuno dall'ingresso principale in quell'orario. Dopo le 1. 7. 3. 5, ultimo contatto di Simonetta, inizia la tragedia. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, c'. La colpisce con un oggetto, oppure le sbatte la testa violentemente a terra, ad ogni modo per via di questo trauma cranico Simonetta sviene. A questo punto l'assassino prende un tagliacarte e inizia a pugnalarla a ripetizione. Saranno 2. 9 alla fine i colpi inferti, di circa 1. Sei sono i colpi inferti al viso, all'altezza del sopracciglio destro, nell'occhio e poi nell'occhio sinistro. Otto lungo tutto il corpo, sul seno e sul ventre. Quattordici dal basso ventre al pube, ai lati dei genitali, sopra e sotto. Alcuni abiti di Simonetta, fuseaux sportivi blu, la giacca e gli slip vengono portati via assieme a molti effetti personali che non saranno mai ritrovati, tra cui: gli orecchini d'oro, un anello d'oro, un bracciale d'oro e un girocollo d'oro, mentre l'orologio le viene lasciato al polso. Lei viene lasciata nuda, con il reggiseno allacciato, ma calato verso il basso, con i seni scoperti, il top appoggiato sul ventre a coprire le ferite pi. Porta addosso ancora i calzini bianchi corti, mentre le scarpe da ginnastica sono riposte ordinatamente vicino alla porta. Le chiavi dell'ufficio, che aveva nella borsa, vengono portate via. Sul petto porta vistosi segni delle coltellate intrise di sangue. Altri colpi sono su giugulare, cuore, aorta, fegato e occhi. Le coppe del reggiseno, di tipo a balconcino di pizzo leggero fanno vedere i capezzoli. Su uno dei capezzoli c'. Nella porta d'ingresso della stanza del delitto viene ritrovato del sangue sulla maniglia. Il sangue analizzato dir. Gli inquirenti credono che nella stanza dove Simonetta viene trovata, si sia consumato il delitto. Viene comunque rilevata una minima traccia di sangue anche nella stanza di Simonetta, sulla tastiera del telefono. Sempre nella stanza di Simonetta, viene rinvenuto anche un appunto, su un pezzo di carta. Dopo aver disegnato e scritto sul foglio, l'agente dimentic. I lati della lama sono bombati, curvi, non affilati, la penetrazione . Alle spalle un ampio versamento di sangue ai cui bordi sono trovate impronte rosacee nastriformi. Il padiglione auricolare della stessa zona del volto appare anch'esso tumefatto da ecchimosi bluastra. Il volto presenta sei ferite della stessa arma bianca, ferite curve e oblique in corrispondenza delle strutture ossee orbitali. Una ferita al collo . Sono otto le ferite in zona toracica e quattordici quelle in zona pubico genitale. Non risulta alcun segno di violenza sessuale. Escoriazione profonda presente sul capezzolo sinistro. Le mani sono pulite, le unghie sono lunghe, curate e intatte, niente segni di graffi dati. Non sono trovati alcol n. Non vengono analizzati eventuali ritrovamenti di saliva attorno al capezzolo sinistro, posto che la sua escoriazione sia dovuta ad un morso. La mattina dell'8 agosto 1. Poma 2. Vengono interrogati i portieri, il caso punta verso una soluzione semplice. I quattro portieri assieme ai loro famigliari sostengono di essere rimasti attorno alla vasca del cortile per tutto il pomeriggio del 7 agosto, dalle 1. I poliziotti setacciano l'intero palazzo alla ricerca degli indumenti che mancano a Simonetta, ma non trovano niente. Gli investigatori ricostruiscono i fatti. Dalle testimonianze si deduce che Simonetta . La sorella l'ha lasciata alla metropolitana, lei . Resosi conto dell'accaduto, ha tentato di pulire tutto, riordinare l'ufficio e far sparire il corpo. Qualcosa o qualcuno lo hanno interrotto. Dalle voci raccolte dalla polizia, Pietrino Vanacore non era con tutti gli altri portieri gi. In un paio di suoi calzoni vengono trovate macchie di sangue. Nella scala B il pomeriggio del 7 agosto 1. Cesare Valle e Simonetta Cesaroni. Vanacore, il portiere dello stabile B, si assenta dalle 1. Questa per gli inquirenti . Pietrino Vanacore passa 2. Ad un esame approfondito, le tracce di sangue sui pantaloni risultano essere dello stesso Vanacore, che soffre di emorroidi. Inoltre viene sostenuta la tesi che chiunque abbia pulito il sangue di Simonetta si sia sporcato gli abiti dello stesso. Le circostanze assai sospette lo fanno rimanere comunque l'obiettivo numero uno della polizia, ma accertamenti sul DNA del sangue ritrovato sulla maniglia della porta della stanza dove . I magistrati avevano aperto quindi un fascicolo su Vanacore, e il 2. Monacizzo (Taranto), alla ricerca di una sua agenda telefonica del 1. Ma la perquisizione non aveva portato a nessun risultato. A 2. 0 anni di distanza dal delitto Cesaroni, il 9 marzo 2. Pietrino Vanacore . Vanacore ha lasciato una scritta su un cartello: . Il 1. 2 marzo 2. 01. Raniero Busco. Secondo il legale di Raniero Busco: . E sicuramente lui non se l'. Lui ha vissuto con rimorso sulla coscienza questa storia, e non perch. L'inchiesta ha stabilito che Vanacore si uccise di sua spontanea volont. Racconta che nel maggio 1. Chiarito l'incidente, tra i due nasce un'amicizia. Giuliana confessa a Voller di essere preoccupata poich. Il 7 agosto 1. 99. Voller e Giuliana Ferrara si parlano al telefono e lei mostra forti preoccupazioni per il figlio, che . Giuliana Ferrara, dopo pochi giorni, decide di interrompere le conversazioni con Voller. La testimonianza di Voller . L'ipotesi lo vuole accecato dalla rabbia per la relazione che suo padre avrebbe con la giovane (ventenne) Simonetta Cesaroni. Federico Valle si rivolge al suo legale e, proclamandosi estraneo ai fatti, dispone che venga esaminato il suo sangue. Pubblicamente Giuliana Ferrara Valle smentisce Roland Voller. Asserisce di conoscerlo, ma di non essersi mai confidata con lui e di non avergli mai parlato al telefono in data 7 agosto 1. Intanto il test del DNA scagiona Federico Valle, non . Tre persone gli forniscono un alibi, suo padre afferma di non aver mai conosciuto Simonetta Cesaroni ed esclude cos. Alcuni esperti affermano che il sangue sulla maniglia corrisponde ad un DNA diverso da quello di Federico Valle. Altri dicono che potrebbe essere una commistione del sangue di Valle e di quello di Simonetta, sebbene in dosi particolari. Altri ancora fugano ogni dubbio, non . Catalani e il sostituto procuratore generale Calabrese non si arrendono, attaccano l'alibi di Valle che sarebbe viziato da falsa testimonianza della sua vicina di casa, Anna Maria Scongnamiglio. L'infermiera del dentista del ragazzo ricorda di averlo visto con un braccio fasciato i giorni dopo l'omicidio. Viene poi ascoltata una donna, Rosaria de Familiis, che racconta al pm Catalani di pressioni ricevute dalla madre di Federico Valle per fornire un falso alibi al figlio. Entra nuovamente in scena Vanacore, stavolta nei panni del complice di Federico Valle. Il pm Catalani cerca di perseguire Pietrino Vanacore e Federico Valle. Roland Voller si scoprir. Le informazioni che ha venduto su via Poma, per. Vengono individuate tracce, che sono analizzate: non . A febbraio 2. 00. DNA a 3. 0 persone incluse in una lista di sospettati per il delitto. Tra loro anche Raniero Busco (fidanzato di Simonetta Cesaroni ai tempi del delitto). I DNA vengono messi a confronto con la traccia biologica repertata dal corpetto e dal reggiseno di Simonetta Cesaroni. Un anno e mezzo dopo, nel settembre 2. Simonetta Cesaroni; in aggiunta il quadro e il tavolo della stanza in cui avvenne il delitto; pi. Il corpetto e il reggiseno della Cesaroni daranno un risultato utile: un DNA di sesso maschile, rinvenuto su entrambi in tracce forse di saliva (non fu possibile stabilire con esattezza il tipo di liquido biologico). A gennaio 2. 00. 7 su 3.
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January 2017
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